Ti porterò con me, dove l'eterno ha una fine e comincia l'eternale,
ti porterò con me, in un viaggio senza arrivo, in una fine senza inzio,
ti porterò nel mio sogno, dove non esiste la paura, l'angoscia e l'illusione della fine.
mercoledì 23 gennaio 2008
mercoledì 2 gennaio 2008
Interferenze congiunte
Ciao Eretico, sono Francesco. Per scriverti ho approfittato di un momento di distrazione da parte
tua, spero mi perdonerai per questo, anche se ho dei dubbi in proposito.
Come avrai capito, non sempre sono felice di vederti comparire nel momento in cui sento il
bisogno di trascrivere un pensiero che mi nasce all'improvviso.
Sò di essere una delle tante personalità, tra le quali tu la più forte, a far parte di questa "mente"
ma concedimi che se non la smettiamo di essere perennemente in conflitto, finiremo per
giocarci il nostro alloggio preferito e saremo costretti ad inventarci un altro mondo per esitere.
Con distaccato affetto
Francesco
tua, spero mi perdonerai per questo, anche se ho dei dubbi in proposito.
Come avrai capito, non sempre sono felice di vederti comparire nel momento in cui sento il
bisogno di trascrivere un pensiero che mi nasce all'improvviso.
Sò di essere una delle tante personalità, tra le quali tu la più forte, a far parte di questa "mente"
ma concedimi che se non la smettiamo di essere perennemente in conflitto, finiremo per
giocarci il nostro alloggio preferito e saremo costretti ad inventarci un altro mondo per esitere.
Con distaccato affetto
Francesco
martedì 1 gennaio 2008
L'infinito
Cerchiamo negli altri, tutto ciò che non riusciamo a trovare in noi stessi.
Costruiamo profonde trincee nelle nostre menti, per proteggerci, in attesa di attaccare a nostra
volta le angosce che ci circondano, apparentemente, minacciose.
Innalziamo barricate, fatte di menzogna, nel tentativo, vano, di ingannare noi stessi, piccoli
ipocriti, pieni della presunzione di esistere quando, è l'Universo che è in noi ad esisterci e
noi non lo sappiamo ascoltare.
Costruiamo profonde trincee nelle nostre menti, per proteggerci, in attesa di attaccare a nostra
volta le angosce che ci circondano, apparentemente, minacciose.
Innalziamo barricate, fatte di menzogna, nel tentativo, vano, di ingannare noi stessi, piccoli
ipocriti, pieni della presunzione di esistere quando, è l'Universo che è in noi ad esisterci e
noi non lo sappiamo ascoltare.
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