Lo sguardo si posa, dolce, sul passato e riesce, a stento, a trattenere la "fierezza" del presente.
Spiego questo pensiero, raffigurandomi appoggiato ad un tavolo, con il viso tra le mani, mentre
guardo fuori dalla finestra l'orizzonte il quale, mi presenta i suoi confini.
Intanto la televisione, come una risacca, riempie la stanza di un mare di parole e immagini che
scivolano, ormai, addosso a chi è rimasto a guardarla.
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