Non è morto ciò che in eterno può attendere, e con volgere di strani eoni, anche la morte
può morire.
Ascolta ciò che ti dice Abdul Alharazed:
gli Antichi Dei han posto i Maledetti in sonno. E chi manipola i sigilli e i dormienti ridesta,
è maledetto anch'egli.
E dico ancora: qui chiuse son le càbale in cui s'asconde il torbido potere d'infrangere i
sigilli millenari che serrarono Cthulhu e la sua orda. Ho perso tutta la vita per delucidarle.
La notte s'apre sull'orlo dell'abisso. Le porte dell'inferno sono chiuse: a tuo rischio le tenti.
Al tuo richiamo si desterà qualcosa per risponderti.
Questo regalo lascio all'umanità: ecco le chiavi.
Cerca le serrature: sii soddisfatto.
Ma ascolta ciò che dice Abdul Alharazed: per primo io le ho trovate: e sono matto.
Storia del Necronomicon 1927 ( ? ) Lovecraft scrisse, non con intenti di pubblicazione ma
come scherzo a beneficio degli amici e corrispondenti più intimi questa breve storia che si
diffuse immediatamente tra gli appassionati del fantastico.
Inutilmente lo stesso Lovecraft si affannò a spiegare nelle sue lettere che tanto il sinistro
volume, quanto il suo folle autore, non esistevano, essendo solo frutto della sua fantasia.
Davvero, come sosteneva Paracelso, la fantasia è l'ingrediente principale di qualsiasi
operazione magica.
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